I dolci inganni della generazione dei letterati Tq, dove T sta per tartufi Per uno scrittore, ci sono due forme serie di “impegno”. Primo, schivare populismo e dandysmo, ricordando che senza un rigore stilistico capace di aderire castamente al proprio oggetto si dicono cose false. Secondo, riflettere sulla falsa coscienza che il suo lavoro, come ogni attività sociale, inevitabilmente comporta. Chi stende arringhe su mafia, guerra o corruzione, ma non ci spiega qual è il suo posto e la sua parte di responsabilità nel mondo; chi finge che la Parola se ne giri “povera e sola”, e non ci lascia capire come lo condizionino i media che usa – costui è un tartufo. Matteo Marchesini 28 LUG 2011
Non ci sono più le copertine di una volta, Calvino è come Giordano Poco tempo fa, lasciando scivolare lo sguardo sulla vetrina di una grande libreria bolognese, ho visto una macchia di colore che la mia mente ha identificato subito come una copertina attribuibile indifferentemente a un volume di Giordano o Ammaniti, Murgia o De Silva. Quella macchia disegnava un mezzo volto infantile incorniciato dal fogliame, con occhioni di vetro, ciuffo e lentiggini: era una di quelle innumerevoli icone da stilista o profumiere che vogliono “colpire”. Matteo Marchesini 08 LUG 2011
Elogio del Deputato Ignoto E' passata una settimana da quando il deputato radicale Marco Beltrandi ha votato contro l'ipotesi di accorpare amministrative e referendum. Sui giornali e sul web, gli insulti lanciatigli addosso dal centrosinistra meno riflessivo si vanno placando. Resta appena qualche rigurgito: ma somiglia al vociare stanco di chi, caduta l'adrenalina collettiva del linciaggio, torna da solo barcollando verso casa. Dopo esser stato impiccato a quel suo gesto, Beltrandi viene lasciato cadere di nuovo nell'oblio. Matteo Marchesini 25 MAR 2011
Le improvvise verità che emergono dalle traduzioni maccheroniche A volte, si sa, dai tradimenti di una traduzione in apparenza sbagliata, maccheronica o falsificante, può emergere un’improvvisa verità, può rivelarsi a un tratto una differenza di tradizioni più o meno volutamente e ambiguamente occultata o fraintesa. Ecco qui sotto, in forma di scorci, due casi per me umoristicamente esemplari o esemplarmente umoristici, che descrivono un’involontaria presa di coscienza. Entrambi sono ambientati (e captati) nello stesso bar del quartiere universitario bolognese. Matteo Marchesini 13 FEB 2011
I “nuovi mostri” in libreria Caro direttore, avevo in mente di spedire al Foglio un lungo saggio analitico sui nuovi “mostri” (nel senso di Dino Risi) che monopolizzano la narrativa e la poesia italiana contemporanea. Poi ho pensato che fosse meglio far prima capolino partendo dalla fine, esordire con le conclusioni, e insomma introdurre l’argomento compendiando il discorso in pochi maneggevoli paragrafetti epigrammatici che condensano – posso assicurarlo – lunghi anni di masochistiche letture. A questi, aggiungo un post scriptum sul “contesto”. Matteo Marchesini 06 FEB 2011